Che non arriva. Non sta arrivando, dannazione. Il cielo grigio, la temperatura rigida, i passerotti intirizziti, le rondini latitanti, la Pesa in piena, i camini accesi, le colline innevate e persino Mary Poppins alla TV. Ma siamo ancora a dicembre? E’ un incubo.
Il mio umore è plumbeo quanto i nuvoloni che incombono su un ennesimo pomeriggio da sclero lavorativo. Il Windsurfista da Dallas mi manda su tutte le furie cercando di calmare i miei nervi tesi con chat che dovrebbero rassicurarmi ma che invece me li fanno saltare in maniera definitiva.Il mio Burberry è malinconico, appeso nell’ armadio, e sta aspettando una temperatura leggermente più mite. Non riesco ancora a separarmi dalla mia sciarpa di lana nè dai miei calzettoni “semprecaldocashmere” (si chiamano veramente così e c’è una ragione). La bici è ferma in garage in attesa di un pallido sole che asciughi il fango dalle strade. Vorrei partire con un look priamavera/estate 2008 ma la sola idea di togliermi pull e stivali mi fa rabbrividire. Passo davanti al mio negozio preferito indugiando sui nuovi costumini e anche se mancano 2 mesi e mezzo alla stagione marina, l’estate mi sembra lontana come Capri a un danese.
In poche parole mi sto deprimendo.
Se questo clima impazzito non fa qualcosa potrei dare di matto.
Aspettiamo primavera.
aspettiamo e…speriamo
Aspettiamo…
arrivera’ arrivera’.
per forza.